I misteri del Ragno

I misteri del ragno.
Documenti e ipotesi sulla storia del baccalà

di Otello Fabris

Un corposo volume con la più accurata e documentata indagine sulla storia del bacalà (stoccafisso). Una vera indagine su ogni aspetto, su ogni traccia, su ogni percorso, su ogni testo o saggio di riferimento. Un libro di cultura, importante, che va oltre lo stesso baccalà. Apparato iconografico interessantissimo.
Un libro da non perdere!

I misteri del ragno. Documenti e ipotesi sulla storia del baccalà.
Biblioteca Internazionale “La Vigna”, Vicenza 2011.
€ 30,00

Chi è OTELLO FABRIS?

E’ specialista di Storia della Gastronomia del Medioevo e del Rinascimento. Su questa materia ha tenuto corsi presso l’Istituto Alberghiero G. Maffioli di Castelfranco Veneto e presso il Corso di Laurea di Scienze e Cultura della Ristorazione e della Gastronomia dell’Università di Padova. In campo enogastronomico ha una trentennale attività per il recupero della tradizione enologica e di alcuni ortaggi e formaggi caratteristici della pedemontana vicentina-trevigiana. E’ ideatore e direttore per vent’anni della Rassegna di Cultura Enogastronomica “A tavola con Merlin Cocai “. Un gran numero di lavori è stato pubblicato su quotidiani e riviste, fra le quali Ex Vinis di Veronelli. Dalla fondazione, è collaboratore della rivista internazionale di turismo enogastronomico Papageno. E’ stato invitato dall’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest e dall’Università di Cluj-Napoca per seminari sulla lingua italiana, in relazione alla storia gastronomica. Presiede dal 1991 il Macaronicorum Ristoratorum Baxanensium Collegium e dal 2002 l’Associazione Amici di Merlin Cocai. E’ fondatore e direttore del Centro di Documentazione Folenghiana di Campese. Fa parte della Venerabile Confraternita del Bacalà alla Vicentina, della “Piccola tavola Slow Food” di Bassano del Grappa ed è socio onorario della Dogale Confraternita del Baccalà Mantecato alla Veneziana. Nel 2009 il Consejo Europeo de Cofradìas (CEUCO), nella sessione di Cambados (Galizia), lo ha nominato “Embajador de Honor por los méritos que concurren en él en la defensa del patrimonio europeo, cultural, hìstòrico y gastronomico”. (dallo stesso libro)

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